
Si è da poco conclusa la stagione della formazione U15 della Dinamo Basket 2000, che dopo aver conquistato il titolo regionale, è andata a Tarquinia a giocare il Concentramento sfidando nell’ordine Napoli, Porto S. Elpidio e Cantù. I biancoverdi hanno chiuso il girone all’ultimo posto con tre sconfitte in altrettante partite, ma è stata un’esperienza utile alla crescita dei ragazzi, che è difficilmente scorderanno stagione.
Ai nostri microfoni è intervenuto coach Giovanni Derosas, assistente di Gonzalo Grau, che traccia un bilancio sull’esperienza laziale:
“Come prima cosa voglio fare i complimenti ai ragazzi perché non è facile giocare in un girone con squadre del calibro di Pallacanestro Cantù e GE. VI. Napoli. Tutti i ragazzi, quando sono stati chiamati in causa, hanno dato il 100% e provando a giocarsela contro avversari fisicamente superiori. Per tutti i nostri atleti è stata un’occasione per confrontarsi con coetanei provenienti da ogni angolo della Penisola e conoscere anche un tipo di pallacanestro differente da quello che sono abituati a vedere in Sardegna”.

Nonostante le sconfitte per i ragazzi questa è stata un’esperienza utile alla crescita personale:
“Queste partite servono ai ragazzi per crescere non solo dal punto di vista mentale, ma anche da quello tecnico. All’indomani del successo contro il Basket 90, non è stato facile creare degli stimoli maggiori a un gruppo che in Sardegna ha vinto per tre anni di fila”.
Giovanni Derosas è arrivato alla Dinamo 2000 poco meno di un anno fa. Il bilancio su questo primi 365 giorni in biancoverde, non può che essere positivo:
“Arrivavo da una retrocessione con la Serie C e avevo necessità di trovare un’opportunità di riscatto. Dopo le esperienze con il basket dei “grandi”, sono tornato ad allenare i giovani e posso dire che è stata un’annata fantastica. Nel corso della mia carriera non ho mai allenato un gruppo così forte nel Settore Giovanile e sono contento che Antonello Pilia mi abbia offerto questa possibilità. Con tutto lo staff si è fin da subito creato il giusto feeling, sia con Gonzalo Grau, che con Lello Porcu, arrivato in corsa, che ha rimpinguato uno staff pressoché perfetto. Infine, i ragazzi: non ci sono aggettivi per descriverli e come dico sempre a loro, li considero come miei figli. Sono stati fantastici nel corso di tutta la stagione e per me la Dinamo 2000 è come una seconda famiglia”.
Comments